DIGITNOW! – Scanner di Pellicole 8mm & Super 8
DIGITNOW! Scanner di Pellicole Super 8,Video 8 Scanner e Digitalizzatore Normale 8mm, converte Film in Digitale MPEG HD 1080P, incl. Scheda SD da 32 GB con 2,4″LCD, MovieMaker Grigio
Il digitalizzatore di film 8mm e Super 8 è venduto con più nomi ma le varianti asiatiche sono 2, questa in oggetto e quella con il braccio per ospitare le bobine più grandi, poi c’è quello della Kodak. Di quelli cinesi il prezzo varia tra i 270 e i 350 euro, almeno su Amazon, pur essendo lo stesso modello, l’unica cosa che può variare è la colorazione della scocca.
La qualità di registrazione è sufficientemente alta, ovviamente non professionale, ma sufficientemente alta da poter rivedere in forma digitale vecchi ricordi, a patto che la pellicola scorra bene e non sia rovinata.
Il file generato è un MP4 a 1440×1080 a 30fps tra 1400 e 1500 kbps, ogni 60 secondi pesano circa 100MB.
In confezione:
Il dispositivo di digitalizzazione, il manuale di istruzioni, l’alimentatore, una bobina vuota, un cavo USB A – mini USB, un cavo Video RCA, una stoffa per occhiali, una pompetta d’aria con pennellino, una SD card da 32GB, i due rocchetti di ricambio per ospitare il foro delle bobine Super8 (che è più largo degli 8mm) e un cartoncino che invita a registrare il prodotto sul sito del venditore per avere una garanzia di 3 anni (personalmente ho preferito acquistare l’assicurazione Amazon).
Il mio ha il software alla versione 161105-N07b-JP ma non ho trovato alcuna notizia in merito ad eventuali aggiornamenti, ne sul sito ne su internet in generale.
La bobina di cortesia fornita in scatola mi è arrivata curvata verso l’interno ad una estremità; si è deformata nella confezione e questo difetto porta il nastro ad incastrarsi temporaneamente durante la rotazione per poi sbloccarsi all’improvviso facendo ruotare più velocemente la bobina di avvolgimento; nulla di grave, è un problema comune delle bobine nere di plastica troppo flessibili; se la vostra dovesse essere eccessivamente piegata potete sempre utilizzare una qualsiasi bobina vuota o correggere questa fornita in dotazione applicando del calore dopo aver inserito uno spessore tra i due dischi.
La scheda SD da 32GB inclusa è totalmente anonima, priva di marchi ed etichette, l’ho usata per provare il macchinario ma non intendo utilizzarla per digitalizzazioni definitive, potrebbe essere di scarsa qualità (quasi certamente) e corrompersi dopo una lunga sessione di registrazione.
Purtroppo l’alimentatore l’ho ricevuto spaccato e i fili penzolanti nonostante la confezione non avesse difetti dovuti ad urti, dunque pare sia stato confezionato già così, non mi sembra sia un reso.
Fortunatamente il venditore è stato gentile a promettermi un alimentatore di ricambio senza che rendessi tutto il prodotto per poi riacquistarlo, sono in attesa di riceverlo. EDIT: dopo quasi 15 giorni ho ricevuto il nuovo alimentatore direttamente dalla Cina.
In ogni caso l’alimentatore è abbastanza comune, è un 12V 1.5A con polo positivo al centro, dunque come quello degli HDD esterni da 3.5″, oppure le cornici digitali, diffusori di aromi e prodotti di questo genere.
Mi piace la possibilità di regolare il campo visivo della fotocamera sul piano di scansione, così facendo è possibile centrare i fotogrammi digitalizzati e non rischiare di tagliarli perdendo parte del campo visivo della pellicola o catturare il video fuori allineamento mostrando la banda nera tra un frame e l’altro.
Di fabbrica, almeno sulla mia, era impostato uno zoom eccessivo che tagliava parte della scena (se c’erano delle persone che rientravano perfettamente nel fotogramma, queste venivano con la testa tagliata), dunque prima di iniziare anche solo a fare un test, vi consiglio di accedere al menu e regolare la registrazione del frame. Non c’è nulla di meccanico nel farlo, ma, credo, si tratti solo di fare un crop lato software del campo visivo della fotocamera che scansiona i vari fotogrammi, dunque tecnicamente lo zoom degrada l’immagine perché è come se fosse uno zoom digitale sul soggetto ripreso (la pellicola).
La registrazione andrebbe fatta ogni singola volta che si tocca la pellicola; sto sperimentando metodi per velocizzare il processo, magari impostando lo zoom al minimo così da riprendere più del necessario e ritagliare poi l’eccesso in post produzione, magari usando quell’eccesso per stabilizzare ulteriormente il filmato senza tagliare la scena utile. Purtroppo mi sono capitate pellicole con qualche frame non allineato, come se i fotogrammi fossero stati registrati a velocità diverse durante la ripresa, presumo sia stato un difetto della cinepresa, perché i fori sono sempre e comunque distanziati in modo corretto, questo porta ad un video finale molto saltellante e non è dovuto ad un difetto del macchinario (salvo quando capita che l’avanzamento non scorra perfettamente).
Il macchinario non digerisce le pellicole giunte, al 90% si bloccherà nei pressi del grilletto di avanzamento (che fortunatamente è di metallo e non di plastica, come temevo) o nel binario di scorrimento se la pellicola giunta dovesse essere più larga e spessa a causa della presenza di adesivo in eccesso.
Nonostante le accortezze e i settaggi corretti però ogni tanto mi è capitato che la pellicola non venisse avanzata correttamente, come se il grilletto e i fori non corrispondessero producendo un rumore molesto di ingranaggi che sgrillettano sui fori della pellicola; avanzando manualmente un po’ il nastro il problema si risolve ma va rifatta la registrazione dell’immagine.
Consiglio di essere sempre presenti durante la digitalizzazione perché spesso il nastro potrebbe spezzarsi, se già lesionato nei fori di avanzamento, oppure bloccarsi, se troppo spiegazzato o giunto con troppo nastro.
Inoltre è fastidioso il non poter rimuovere facilmente il nastro dal binario senza dover per forza portare a fine corsa il nastro (non sempre i nastri sono registrati fino alla fine)
EDIT: ho imparato a farlo ma è comunque fastidioso e rischioso sia per le alette di plastica che per il nastro.
Utile la possibilità di riavvolgimento rapido della pellicola.
Purtroppo non è in grado di riprodurre ne di salvare la fonte audio presente nei video Super8.
Il cavo USB serve solo a scaricare su PC i video registrati su memoria SD, dunque il digitalizzatore verrà utilizzato come fosse un lettore di memoria SD. Non permette di riprendere direttamente la fonte video su PC.
L’unico output finale è il “timelapse” salvato sulla memoria, nessun salvataggio degli scatti singoli, niente jpeg, niente raw, insomma l’unico output è il video già composto e compresso in MP4 e qualora servisse migliorarlo in post produzione si potrà operare solo su quel file.
Interessante l’uscita Video RCA (spinotto giallo) da collegare ad una TV per vedere in grande ciò che si vede nel piccolo schermo TN integrato nel dispositivo.
Il case è abbastanza compatto, anzi molto più piccolo di quanto mi aspettassi, sul retro ha un comodo alloggio per la mano che funge da maniglia, così da poterlo spostare facilmente.
E’ interamente in plastica fatta eccezione per il pannello frontale che è metallico, e a giudicare dai segni lasciati dalle bobine deduco sia stata una scelta necessaria al fine di non generare ancora più attrito con la plastica.
Il manuale di istruzioni è tradotto in modo orribile e purtroppo, per una volta, non è presente la lingua originale (cinese) dunque non si può tradurre in proprio; anche l’inglese è tradotto male e suppongo lo siano uguale le altre lingue europee; fortunatamente non è strettamente necessario e se si ha già dimestichezza con un proiettore non c’è tanto da studiarci su.
Persino il software interno è tradotto in modo strano.
Come funziona:
il digitalizzatore sarebbe oggettivamente semplice e relativamente facile da realizzare col fai da te, a patto di essere nel campo della programmazione-elettronica :’D.
Il macchinario si limita a far scorrere la pellicola su un piano illuminato orizzontale, sul quale, installata perpendicolarmente dall’alto verso il basso, è posta una piccola fotocamera che scatta una fotografia (o forse estrapola i fotogrammi da un video che non salva) in sincronia con lo stop temporaneo della pellicola. Il software prendere queste foto\fotogrammi e ne realizza il video che viene salvato in tempo reale sulla memoria SD inserita. In parole povere è come se facesse un timelapse di ciò che scorre nello schermo dell’anteprima, eliminando le parti “mosse” di avanzamento della pellicola.
Ha i suoi tempi, necessita di circa 30 minuti per una bobina da 2 minuti (5″).
Il limite di compatibilità alle bobine da 5″ è data solo dallo spazio circostante al piolo di sbobinamento, esiste lo stesso apparecchio per bobine più grandi e l’unica differenza è il braccio estraibile per alloggiare una bobina più grande.
Purtroppo il prodotto possiede delle parti che temo dureranno poco se non maneggiato con estrema cura, anche se per l’entità del materiale e dell’usura meccanica si romperanno a prescindere dall’attenzione riposta, queste parti potrebbero essere le seguenti:
– I dentini di avanzamento della pellicola; sono di metallo ma potrebbero piegarsi col tempo, come accadeva sui proiettori.
– lo sportellino di blocco della pellicola; questo è totalmente di plastica e molto sottile, i suoi punti deboli sono la cerniera a molla e i tre dentini frontali che fungono da stop insieme alla baionetta, anch’essa a molla.
– I cuscinetti di tensione della pellicola, sono come quelli delle musicassette ma a differenza di queste ultime che sono racchiuse nella scocca stessa che forma la cassetta, le bobine sono aperte e non sempre conservate nelle cartucce, dunque nel corso degli anni si sono riempite di polvere e detriti (quali pezzi di nastro secco dei giunti), queste finiscono nel meccanismo di avanzamento, sul piano luminoso e nei cuscinetti.
Per minimizzare lo sporco andrebbe riavvolto il nastro almeno una volta così da ripulirlo un po’ prima di procedere alla digitalizzazione e vi consiglio comunque di dotarvi di una pompetta d’aria più professionale di quella in dotazione da utilizzare ogni tanto mentre è in corso la digitalizzazione.
– L’aletta di blocco della bobina di avvolgimento (quella a destra), sembra resistente ma è di plastica e se dovesse rompersi non si potrà più avvolgere automaticamente la pellicola .
– In ultimo, le tre alette di blocco della pellicola, ovvero il binario in cui va inserita la pellicola per tenerla piatta sull’illuminatore
EDIT: sul mio modello le alette non rispecchiano il diagramma mostrato sul frontale sinistro dell’apparecchio, e a seguito di questa stranezza ho visto un po’ dei video a riguardo scoprendo che ci sono dei modelli in cui il binario è effettivamente come raffigurato nel diagramma, ne deduco che siano state fatte delle modifiche al prodotto ma non so quale delle due versioni sia migliore; per come sono disposte le mie risulta più complicato levare e mettere la pellicola a metà corsa ma al tempo stesso è più contenuta, essendo trattenuta a triangolo, mentre nel diagramma mostra solo 2 “tab”).
Non ho approfondito se questo apparecchio possiede dei pezzi di ricambio o se questi sono in qualche modo intercambiabili con quelli di un proiettore, non avendo quest’ultimo a portata di mano.
Complessivamente è un prodotto che fa quello per cui è stato concepito, forse costa un po’ troppo per la qualità di realizzazione ma parte del costo è dovuto dalla limitata nicchia di persone interessate ad acquistarlo. Se avete anche solo una ventina di bobine 8mm o Super8 vi conviene acquistarlo piuttosto che spendere un patrimonio per farlo fare ad un laboratorio che chiede anche fino a 30 euro a nastro.
L’unica pecca, oltre al costo eccessivamente elevato, è la mancanza di riproduzione audio il che rende la digitalizzazione dei Super8 solo parziale.
Al momento ho digitalizzato una ventina di bobine e una soltanto mi ha dato problemi di avanzamento nonostante avesse i fori perfetti.
EDIT: successivamente alla pubblicazione della recensione mi è capitata un’altra bobina con lo stesso problema; ho risolto rimuovendo la bobina di riavvolgimento (quella a destra), è come se il motore di richiamo tiri troppo forte facendo saltare i fori di avanzamento, dunque al momento sono a 2 bobine problematiche su 25.
L’alternativa a questo prodotto è un proiettore funzionante, una stanza adibita alla proiezione rigorosamente al buio e una fotocamera che riprende il tutto, io personalmente non ho spazio per fare ciò.
Aggiornerò la recensione qualora dovessero emergere novità.
Più che un commento è una richiesta di aiuto oltre la bella e utile recensione di cui sopra; ho acquistato questo scanner per poter trasferire un a ventina di bobine, ma già alla prima sono fermo. La pellicola si blocca nel trascinamento, devo fermare la riproduzione aprire lo sportello che preme sulla pellicola e poi riprendere per 2 minuti e di nuovo si blocca. Cosa sbaglio ? Mi può aiutare? Ringrazio anticipatamente.
Francesco
Ciao Francesco,
innanzitutto verifica che tu abbia correttamente settato l’interruttore Super8/8mm sulla posizione corretta per il nastro che vuoi digitalizzare; se la pellicola non è danneggiata (piegata o con i fori spezzati/aperti, o se nel caso abbia giunture, il nastro non sia troppo spesso) l’unico altro problema possibile, almeno secondo la mia esperienza con il prodotto, è dato dalla bobina di riavvolgimento che crea una tensione eccessiva tale da tirare il nastro dal binario di digitalizzazione, questo fa sì che i fori non combacino più con il piolo di avanzamento portando il nastro a “sgrillettare”; per risolvere questo problema, le poche volte che non sono riuscito a fare altrimenti, ho semplicemente levato la bobina di avvolgimento lasciando il nastro in caduta libera dal tavolo (in posizione perpendicolare al bordo, così che il nastro non si curvi lungo l’asse di avanzamento), così facendo sono riuscito a digitalizzare il nastro senza blocchi; l’unico svantaggio è il dover riavvolgere manualmente il nastro alla bobina. Fammi sapere risolvi.
Ciao
PS: ovviamente accertati che tu abbia inserito il nastro sotto le guide del binario, e non sopra.